LVIII/2009

BRUNO GALVANI, Una voce di là dal tempo. In operosa memoria del dott. Giuseppe Bonavoglia, pp. 7 -10

 

UGO ROZZO, Un ricordo personale di Pinuccio Bonavoglia, pp., 11 – 12

 

RUFFINI MARIA ATTILIA, Ida Schiavi Rivera.  Una Crocerossina   a  Tortona  durante  la  Grande  Guerra ,  pp. 13 – 20

La vita e l’attività della crocerossina concittadina ida Schiavi Rivera negli ospedali Tortonesi (seminario ed edificio scolastico) che ospitarono i feriti della prima guerra mondiale.

 

BERGAGLIO  ARMANDO , Quando Mussolini chiese ad Orsi di aprire uno stabilimento a Palermo, pp. 21 – 32

Sulla base della documentazione presente nell’archivio di stato di Roma, i contatti tra Giuseppe Orsi e Mussolini escono dall’aneddoto e vengono analizzati con supporti documentali. Il lavoro è completato da una breve ricostruzione storica dell’industria Tortonese.

 

CORTEMIGLLA GIAN CAMILLO , Il manto nevoso a Tortona nel periodo 1986 – 2008, pp. 33 – 40

Analisi dei dati nivometrici di ventitré anni di osservazioni effettuate, nel centro cittadino, dall’Autore. L’articolo riporta  le tabelle riferite alle rilevazioni.

 

FLAVIO PELOSO,  Mons. Giandomenico Pini: Tortona, Mons. Bandi e Don Orione, pp. 41 – 48

Ricordo di Mons. Domenico Pini, protagonista del cattolicesimo italiano agli inizi del novecento: assistente generale della FUCI, e della Gioventù Cattolica, protagonista decisivo della conversione di quello che sarà Padre Agostino Gemelli ed uno degli ideatori dell’Università Cattolica. Pini divenne sacerdote a Tortona e qui svolse la sua attività dal 1898 al 1900.

 

MERLONI GIAN MICHELE, Antichi catasti a Cassano (sec.XVII-XIX), pp.  49 – 52

Il lavoro presenta i catasti che si susseguirono a Cassano a partire dal 1625 con “il catastino” ed i successivi aggiornamenti più evoluti ed elaborati e certamente più precisi dei primi del settecento e dell’ottocento. Questi catasti furono attivi fino all’unità d’Italia quanto vennero sostituiti con quelli redatti con la metodologia applicata dallo stato.

 

CARTASEGNA ROBERTO , Pianificazione urbanistica e le opere di Gardella e Martini a Tortona, pp. 53 – 66

La pianificazione urbanistica di Tortona dal Piano Pernigotti del 1837 a quello Mera del 1896 ed a quello Manfredini. Il lavoro ripercorre le vicende urbanistiche del periodo che videro anche la realizzazione di significativi edifici con il contributo progettuale dei due architetti (Edificio scolastico, Ospedale, Villa della Riccia, Recinzione Villa Panizza, Albergo Europa)

ANGELERI MASSIMO, Quanto, quanto aveva ragione il nostro Santo Padre di dirmi: «Non Le nascondo che Le affido una Diocesi difficile!» Lettere di mons. Grassi al card. Ferrari custodite nell’Archivio Storico della Diocesi di Milano, pp. 67 – 118

Il carteggio Ferrari-Grassi consta di 41 lettere che coprono un arco temporale che va dal 19 aprile 1915 al 1à febbraio 1919. Le sedici lettere che vengono pubblicate in questo lavoro hanno lo scopo di tracciare un quadro della situazione delle Diocesi di Tortona, definita “difficile”,  dallo stesso Benedetto XV.

 

DECARLINI GIUSEPPE, Vicari generali della Diocesi di Tortona nell’Ottocento, pp. 119 – 158

Raccolta di informazioni relative ai Vicari Generali della diocesi di Tortona a partire da Carlo Francesco Carnevale ad Angelo Campi che mantenne la carica ad honorem fino al 1905

 

STRAMESI ERNESTO, Mons. Carlo Angeleri Diario di guerra (1915- 1918), pp. 159 – 170

Il Chierico Carlo Angeleri (poi vescovo ausiliare di Tortona) tenne un diario quasi quotidiano dei suoi ricordi della Prima Guerra Mondiale alla quale aveva partecipato come soldato di fanteria e congedato con il grado di sergente. Nei diari vengono riportati alcuni tragici fatti di guerra e riflessioni personali da cui traspare la profonda fede di Mons. Angeleri che non venne Mi meno anche nei giorni più tristi.

 

GRAZIANO MONICA,  Il lascito Carnevale nella storia dell’Ospedale dei  Ss. Antonio e Margherita di Tortona, pp. 171 – 205

L’arciprete Nicolò Carnevale, appartenente ad una antica famiglia Tortonese è ricordato per il suo testamento con il quale nel 1625 designa l’ospedale cittadino dei SS. Antonio e Margherita quale erede universale del proprio ragguardevole patrimonio valutato in 300.000 lire imperiali milanesi (lapide conservata presso l’Ospedale di Tortona) o, secondo altre fonti addirittura di 450.000 lire.

Le disposizioni testamentarie riflettono scelte e comportamenti che appartengono alle pratiche ed ai costumi più diffusi in quei tempi, a partire  dall’aspirazione ad una perpetua memoria di sé.

 

BRUNETTI ANTONELLO, I Paesi della Cuccagna, A PP. 205 – 224

Il gualdo (guado nel resto d’Italia) così denominato nel triangolo Alessandria, Casteggio, Novi è una crocifera che nel periodo 1400- 1700 venne usata, opportunamente lavorata per colorare i tessuti d’azzurro e che fu esportata in tutta Europa.  Castelnuovo fu il centro maggiore e più qualificato di produzione del gualdo lombardo (XIV – XIX secolo). La ricerca esamina le caratteristiche e proprietà, i metodi di coltura, le tecniche tintorie. La crisi del gualdo coincise con l’importazione dell’indaco dalle Indie. L’articolo riporta notizie relative alla coltivazione del gualdo a Castelnuovo dagli inizi del 1300 fino agli inizi del xx secolo.

 

MIOTTI FAUSTO, La famiglia luganese dei Casalini: architetti e sacerdoti tra Tortonese ed Alessandrino (secoli XVII-XIX), pp,225 – 232

Di origine luganese, i Casalini fecero la loro comparsa a Tortona alla metà del XVII secolo. Come altre famiglie svizzere, anche i Casalini erano in lavori per l’edilizia. Il loro nome è legato alla costruzione di chiese (S. Simone) e di altre opere pubbliche . Altri membri della famiglia abbracciarono la carriera ecclesiastica. I Casalini si estinsero ad Alessandria alla fine del XIX secolo.

 

PILOTTI OTTAVIO, Immagini di Tortona all’inizio del terzo millennio: lo SGUARDO dell’emigrante, pp. 233 – 254

Viaggio per immagini nella città di Tortona tra i ricordi di un passato che risale ai primi del XX secolo e le più recenti realtà edilizie ed urbanistiche.

 

CABELLA MAURIZIONote sul vocabolario dialettale di Garbagna, 254 – 258

Viene segnalata l’opera di Romano Rovelli come notevole raccolta lessicale che ha comportato numerosi anni di ricerca; L’opera di rovelli è importante sia sul piano geolinguistico sia su quello dei contenuti in quanto quantificabile in circa 10.000 lemmi.

MORO VITTORIO, Prezzi, fitti e salari a Tortona e nel Tortonese, pp. 259 – 290

Le monete usate nel Tortonese  a partire dal 1200, da quelle “autoctone” alla lira Pavese, fino alla babele monetaria del 1700 (passaggio di Tortona ai Piemontesi) quando pare circolassero circa 25 tipi diversi di monete d’oro e d’argento, mentre all’Unità d’Italia erano ben 240.

La seconda parte del lavoro riferisce dei contratti di varia natura posti in essere all’epoca: affitti, concessioni, transazioni arbitrali, prestiti (sotto varie forme).

 

RAVIOLO CESARE, Dall’Autotrasporto alla Logistica integrata: un nuovo modello di sviluppo per Tortona?, pp. 291 – 316

L’autotrasporto si è caratterizzato per lungo tempo come attività caratteristica non solo di Tortona ma anche degli altri centri dell’area. In anni recenti il peso del settore è andato progressivamente decrescendo in parallelo con la progressiva incidenza delle imprese della logistica.  L’articolo riporta i dati relativi alla sviluppo ed al declino del comparto ed analizza gli aspetti dello sviluppo logistico nel territorio provinciale e nel comune di Tortona.