LXII/2011

CARNIGLIA Luciano, Presentazione, 103/2011, pp. 5

Il Consiglio Direttivo ha ritenuto opportuno che in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia le due pubblicazioni di lulia Dertona fossero dedicate al Risorgimento.

Questo primo volume raccoglie una pluralità di interventi che approfondiscono alcuni aspetti del Risorgimento in Tortona e nel Tortonese recuperando la memoria di protagonisti e di avvenimenti che non hanno ancora trovato una giusta valorizzazione nell’ambito della storiografia locale.

A chiusura di questo primo volume vengono proposte le immagini della mostra «Il Risorgimento a Tortona» alla cui realizzazione ha contribuito anche questa Società Storica e che ha costituito il momento più qualificante delle manifestazioni tortonesi per celebrare l’Unità d’Italia.

 

Miotti  Fausto, Riflessi della storiografia risorgimentale sulle pagine del Bollettino della Società Storica Pro lulia Dertona. Appunti per una ricerca, 103/2011, pp. 7-15

La rivista  Iulia Dertona ospitò vari articoli riguardanti il Risorgimento. L’Autore richiama brevemente l’impegno del bollettino nella trattazione dei temi risorgimentali. In calce all’articolo è riportato l’elenco degli articoli riguardanti il Risorgimento apparsi su Iulia Dertona.

 

Bergaglio Armando, Tortona. Gli anni del Risorgimento, 103/2011, pp.17-42

L’articolo mette in relazione fatti e personaggio del Risorgimento con la vita della città e descrive alcuni avvenimenti che si svolsero durante il periodo risorgimentale..

 

Cortemiglia Gian Camillo Cartografia del territorio tortonese dall’Ottocento preunitario (1815-1858) all’Ottocento postunitario (1871-1878),  103/2011, pp. 43-74

La cartografia preunitaria del Tortonese pur presentandosi basata su levate topografiche con strumenti perfezionati (teodolite di Ramsden e teodolite ripetitore di Lenoir) utilizza ancora nella rappresentazione del rilievo le metodologie settecentesche dei sistemi «a tratteggio» (fig. 3 e 16), «a sfumo con intensità variabile. «a bruco» per i crinali alpini ed appenninici, che, nel loro complesso, forniscono solo un’indicazione generica delle lineazioni orografiche, ma non mostrano alcuna informazione sulla distribuzione e sulle caratteristiche dell’altimetria. Anche la tecnica di proiezione e restituzione della superficie topografica in questa cartografia preunitaria del Tortonese, redatta senza coordinate geografiche o, se presenti, riferite con origine della longitudine all’Isola El Hierro o al meridiano di Torino non risultando correlata e relazionata ad una figura solida rappresentante al meglio la forma sferoidale (geoide) della Terra, comporta una restituzione del territorio con evidente presenza di alterazioni distanziometriche, per cui la carta finisce per non rappresentare l’esatta riproduzione dello stato di fatto della superficie topografica. La Tavoletta Tortona del 1878 è il primo esempio di cartografia postunitaria e  si presenta come la prima moderna restituzione cartografica del territorio tortonese, non solo per l’adozione di rigorosi sistemi di inquadramento nazionale (superficie di riferimento ellissoide di Bessel con tre orientamenti) e di riferimento geodetico (rete geodetica fondamentale) e topografico (reti di triangolazione ausiliaria) con cui è stata redatta, ma anche per l’introduzione, nella rappresentazione dei vari oggetti geografici presenti i sul territorio, di simboli, sia specifici di diretto riferimento all’oggetto, sia complessi di ordine morfologico come nella rappresentazione del rilievo. L’orografia, infatti, rispetto a quella delle precedenti carte preunitarie, rappresenta, con precisione geometrica, il rilievo, sia per mezzo di curve di livello o isoipse ad equidistanza di 5 m con curve direttrici più marcate per facilitarne la lettura, sia per l’indicazione dei punti quotati di rilevazione delle reti di triangolazione geodetica (triangolo) e topografica (puntino).  La cartografia postunitaria del Tortonese presenta, oltre alla corretta restituzione geometrica del territorio, tutte quelle necessarie ed utili indicazioni non solo per ricavarne e descriverne lo stato di fatto all’epoca del rilievo, ma anche per consentire la verifica, per comparazione con rilievi più recenti, degli effetti sul territorio dell’azione morfologica prodottasi nel tempo ad opera sia dei processi morfo dinamici della dinamica esogena, sia degli interventi antropici.

Stramesi Ernesto, Deputati e Senatori nei Collegi del Tortonese durante gli anni del Risorgimento,  103/2011, pp.43 – 74

La ricerca riporta le tabelle che contengono i risultati elettorali dei collegi di Tortona e Castelnuovo Scrivia nel periodo risorgimentale: Sono anche illustrate brevemente le figure dei deputati eletti nei due collegi.

 

Decarlini  Giuseppe, Garibaldini tortonesi, 103/2011, pp. 85 – 112

Con questa ricerca sono state realizzate trenta schede biografiche dei garibaldini tortonesi. Alcune di queste scede sono ricche di notizie, anche grazie alla cura che i loro discendenti hanno riposto nel conservarne il ricordo, altre sono, invece molto più modeste. Sono in corso ricerche per reperire notizie su altri  garibaldini i cui nominativi sono stati recentemente individuati da una scoperta archivistica di Armando Bergaglio.

Graziano Picchi Monica, Protagoniste dietro le quinte: frammenti di storia «al femminile» nell’Ottocento tortonese, 103/2011, pp.113-140

L’impegno delle donne Tortonesi nell’800 è caratterizzato da due importanti figure: maddalena Galimberti Leardi e Marianna Cavalchini Garofoli  che operano la prima all’inizio e la seconda alla fine del secolo. Entrambe appartengono a famiglie illustri e la loro attività è conosciuta e documentata. Difficile, se non impossibile, ricostruire  l’opera di altre donne che, anche per la diversa estrazione sociale, hanno ricoperto ruoli meno evidenti (e anche meno documentati) nello stesso contesto economico-culturale. In questo contesto gli uomini erano i protagonisti della storia, mentre l’attività femminile ha lasciato tracce parziali. Significativa. e più documentata, la presenza femminile nei settori dell’assistenza e dell’istruzione primaria.

Ruffini Pietro, I fratelli Leardi negli anni dell’Unità d’Italia.. Note per un ritratto privato, 103/2011, pp.141-164

L’articolo propone un ritratto “privato” dei quattro fratelli Leardi che furono protagonisti o comunque partecipi delle lotte e della vita politica del Risorgimento. Il ritratto è ricavato dalle lettere e dai documenti dell’archivio di famiglia e traccia  la biografia “privata” dei fratelli Gregorio, Diodato, Carlo ed Alberto Leardi.

 

Chiodi Gian Vincenzo, Echi del Risorgimento a Sale, 103/2011, pp. 165 -178

A partire da 1821 le idee Risorgimentali si diffusero in tutta l’area tortonese ed anche Sale partecipò al rinnovato clima politico. In un primo tempo gli aderenti alle nuove idee furono guardati con sospetto anche, in qualche modo, le autorità locali ebbero un approccio tranquillizzante nel riferire ai loro superiori. L’emanazione dello statuto nel febbraio 1848 e l’evento fu adeguatamente festeggiato a Sale anche negli anni successivi. La collettività salese prese parte agli eventi risorgimentali oltre che con suoi illustri figli (Pietro Cantoni, Riccardo Sineo) anche con la partecipazione di suoi citta dini alle guerre d’indipendenza. L’articolo ricorda anche i numerosi passaggi di truppe sul territorio salese con tutti gli oneri che questi eventi comportarono.

 

Brunetti Antonello, i protagonisti  del nuovo secolo. Castelnuovo Scrivia 1800-1870, 103/2011, pp.179 -198

L’autore rievoca il periodo risorgimentale soprattutto attraverso la presenza dei suoi protagonisti in loco. Vengono ricordati i personaggi che caratterizzarono il periodo dell’occupazione francese e, successivamente la vita del Capitano Pacchiarotti, carbonaro, che partecipò agli eventi risorgimentali, come pure Lodovico Costa ed il Garibaldino Francesco Bersani che partecipò alla battaglia di Milazzo (dove cadde il di lui zio Alberto Leardi). Bersani fu ancora con Garibaldi nel 1866 (III guerra d’indipendenza), fu ferito il 3 luglio  ed in seguito alle ferite riportate morì all’età di 22 anni.

 

Lamberti Gregorio , Generali tortonesi nelle guerre del Risorgimento, 103/2011, pp.199 -214

La ricerca riguarda quattro uomini d’arme Tortonesi che raggiunsero il grado di generale e furono diversamente impegnati nel periodo risorgimentale: Giuseppe Brachieri, Antonio Ferrari, Carlo Toretta, Giovanni Toretta.

 

Carniglia Emanuela, La diocesi di Tortona nel Risorgimento, 103/2011, pp. 215-222

Gli anni del Risorgimento coincisero, nella Diocesi di Tortona, con il lungo episcopato di Mons. Giovanni Negri (1833-1874) che fun in prima linea, nell’episcopato del Regno di Sardegna,  contro ogni apertura liberale e democratica scontrandosi anche con la maggioranza dei vescovi piemontesi schierati su posizioni più moderate. A fronte delle rigide posizioni reazionarie e conservatrici, il presule bbe indiscusse  qualità sul piano teologico, pastorale e di governo della diocesi.

 

Parente Chiara, Risorgimento e Unità d’Italia: è festa anche a tavola, 103/2011, pp. 223- 226

Anche la cucina fu influenzata, almeno marginalmente dal Risorgimento. Nel 1891 uscì il manuale “la scienza in cucina e l’Arte del mangiar bene” di Pellegrino Artusi che, negli anni immediatamente successi all’Unità d’Italia, riprendendo tradizioni locali, ha svolto anche la funzione di amalgamare, almeno a livello culinario un insieme di genti che solo formalmente si dichiaravano italiane. A ricordare il periodo risorgimentale è rimasta nella tradizione della cucina locale la turta Cavour nelle varianti secondo piatto di carne e dolce di pasta frolla.

Magnone Passoni Anna Maria, Quelle Cinque Giornate . . . con Carlo Varese, 103/2011, pp. 227-236

Racconto (di fantasia) ambientato nel periodo delle Cinque Giornate di Milano evocate  da un “martinit” che vanta origini tortonesi e racconta, oltre a fatti inerenti la propria vita privata, eventi che attestano la partecipazione ai moti milanesi del medico-scrittore tortonese Carlo Varese.

 

Pilotti Ottavio, La «Gazzetta del Popolo» dell’Unità d’Italia 103/2011, pp. 237 – 239

La riedizione del 1911 (50° anniversario dell’unità d’Italia) della Gazzetta del Popolo del 18 marzo 1861 ci raccolta il clima in cui si svolse l’evento unitario: nel linguaggio ingenuo ed espressivo di quel tempo ritroviamo i sentimenti dei volontari, anche tortonesi, che lasciarono la famiglia e la quiete per partecipare ad un’avventura, quella unitaria, dagli esiti difficilmente prevedibili.

 

«Il Risorgimento a Tortona». Mostra di documenti, scritti, dipinti e cimeli dell’epoca, 103/2011, pp. 243 -253

Inaugurata la sera del 16 marzo 2011, la mostra «Il Risorgimento a Tortona» è rimasta aperta fino al 25 aprile ottenendo un lusinghiero successo di pubblico. La mostra, che ha occupato le sale al piano terra di Palazzo Guidobono, si è articolata in tre sezioni. Nella prima il visitatore si è trovato immerso nella Tortona all’epoca delle vicende risorgimentali con un corollario di manifesti, documenti e decorazioni militari d’epoca. La seconda sala era dedicata ai personaggi nazionali e locali che «hanno fatto i l Risorgimento», mentre la terza sala è stata tutta appannaggio dei garibaldini tortonesi, oltre trenta, con alcuni cimeli di particolare interesse. Le fotografie che pubblicate offrono un quadro complessivo e sintetico della mostra che ha consentito ai visitatori di riappropriarsi della memoria di un periodo storico che non ha goduto fino ad oggi una grande fortuna.