I tortonesi e la Grande Guerra pp.4 -20
In occasione della ricorrenza centenaria dello scoppio della Prima guerra mondiale i l Comune di Tortona con i l supporto finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona ed il patrocinio della Società Storica Pro lulia Dertona ha realizzato la mostra Tortonesi e la Grande Guerra. Quattro anni di sofferenze al fronte ed in città. Inaugurata i l 21 febbraio è proseguita, con una proroga, fino all’11 maggio (doveva terminare il 19 aprile)ottenendo u n vivo successo di pubblico e d i critica.
La raccolta di materiale da esporre è stata capillare e molto materiale non ha trovato più spazio i n quanto offerto a mostra ormai inaugurata.
E’ stato scritto che «nonostante l’interesse dei media, le istituzioni hanno finora guardato quasi con indifferenza a questo centenario». Non così a Tortona, sebbene non si sia avuto la pretesa di inserirsi nel dibattito nazionale, ma ricostruire, documenti alla mano, quegli anni tragici per chi era al fronte e per chi rimaneva a casa.
Un’ottica tutta «locale» che necessariamente ha preso i l sopravvento su quella «nazionale» p u r sempre aleggiante in tutta la sua drammaticità come si può ben percepire sfogliando i l ricco catalogo (dedicato alla memoria di Carletto Sterpone) n cui si rivivono i vari momenti della guerra preceduta anche a livello cittadino, dal dibattito su neutralismo ed interventismo.
«Si parte per il fronte», «Vita in trincea», «Una città in guerra», La guerra giornaliera per il cibo», «Soldati tortonesi al fronte» sono alcuni dei capitoli che scandiscono i tempi d i questo crudele conflitto che ebbe pesanti ripercussioni anche sul quotidiano cittadino: il lutto per i caduti, la costante preoccupazione per il cibo, i l lavoro affidato alle donne, ai minori e agli anziani.
Le vicende della Grande guerra non hanno trovato nei decenni precedenti spazio sulle pagine di lulia Dertona e a questa lacuna si è posto rimedio con questo e con i l prossimo bollettino approfondendo alcuni specifici temi affrontati dalla mostra.
Ruffini Pietro, Carlo Ruffini, da Viguzzolo alle gallerie del Pasubio, pp. 121 – 128
Nell’articolo vengono ricostruiti, anche sulla base della corrispondenza intercorsa tra Carlo Ruffini e la famiglia, alcuni episodi vissuti dal pluridecorato ufficiale, ingegnere minerario e, quindi incaricato della progettazione di alcune gallerie su Monte Pasubio dove venne realizzata quella che ancora oggi viene denominata Strada delle 52 gallerie”.
Sacchi Luciano, Le malattie della Grande Guerra, pp. 129 -146
La Prima Guerra Mondiale vedrà impegnati 70 milioni di soldati e provocherà 9 milioni d i morti, tra i combattenti, e 7 milioni di vittime tra la popolazione civile che ebbe a soffrire soprattutto per le conseguenze delle malattie epidemiche e della denutrizione. Varie malattie, soprattutto quelle epidemiche come la tubercolosi, il colera, il tifo petecchiale e la malaria, causeranno più di 100.000 morti. Anche la popolazione civile pagherà un caro prezzo per le conseguenze delle epidemie. Tuttavia sarà l’influenza «Spagnola» il maggiore flagello che in soli 6 mesi (tra la seconda metà dell’ottobre 1918 e l’aprile 1919) imperverserà tra i militar i e i civili portando alla morte, solo in Italia, un numero compreso (a seconda delle diverse fonti) tra 375.000 e 650.000 persone. In tutto il mondo si stima che i morti furono oltre 50 milioni.
Graziano Monica, La Croce Rossa a Tortona negli anni della Grande Guerra, pp. 147 – 165
Il 9 giugno 1915, in locale di casa Sironi viene istituito anche a Tortona un Comitato Distrettuale della Croce Rossa Italiana, che vede come soci fondatori il dott. Soave, Chirurgo primario del Civico Ospedale, il dott. Giulio Cesare Bajardi, direttore delle Regie Scuole Tecniche, il Signor Giovanni Barenghi, i l cav. avv. Carlo Bosetti, Procuratore del Re, l’avv. Marenco, il prof. Filippo Paglieri, Capitano Revisore della Croce Rossa Italiana, il dott. Carlo Raimondi, il cav. uff. Antonio Rati-Opizzoni, il notaio Giuseppe Soldani, l’avv. Domiziano Soncino, Vice Segretario Comunale”. In questo articolo viene descritta l’attività svolta dal comitato nel periodo che va dalla sua fondazione fino al dicembre 1918.
Chiara Parente, Fame, forchette e gavette, pp. 167 – 176
“Al fronte il cibo era un pensiero continuo, ossessionante. Una sorta di sogno ad occhi aperti. Un paradiso gastronomico che i soldati di ogni ordine e grado immaginavano e rincorrevano come se fosse il mitico paese della Cuccagna, ove nella radicata tradizione popolare si poteva mangiare e bere a dismisura”. L’Autrice, sulla base di documenti, articoli, poesie e ricostruzioni storiche, traccia un interessante quadro di come gli italiani, e, per quanto ci riguarda i tortonesi, vissero il rapporto con il cibo nel periodo bellico.
Pilotti Ottavio, Il Piave mormorava: cent’anni dopo la Grande Guerra, pp.177 – 187
I ricordi di una famiglia (quella dell’Autore) fanno rivivere con un realismo il clima domestico del periodo bellico.
Raviolo Cesare, Economia e Società a Tortona negli anni della Prima Guerra Mondiale (1915 -1918), pp. 189 – 217
La guerra produsse trasformazioni profonde nell’economia, nella politica, nella società, imponendo la faticosa ricerca di nuovi equilibri. Infatti, essa lasciò una eredità pesante, che si può sintetizzare nella crisi della secolare egemonia economica e politica dell’Europa nel mondo, nella crescita del ruolo dello stato nell’economia, nella mobilitazione delle masse, nell’intensificazione dei conflitti sociali, nella crisi delle istituzioni liberali, nel difficile e irrisolto tentativo di dare vita a u n nuovo ordine internazionale.
Questi fattori caratterizzarono la politica e l’economia, a livello nazionale ed internazionale, ma le conseguenze del conflitto non mancarono di farsi sentire anche a livello locale, dove finirono per imporsi nuovi equilibri politici, con l’affermazione di amministrazioni a guida socialista o popolare, si registrarono enormi strappi alla vita sociale, che vide i reduci alle prese con disastrose crisi economiche, gravi carenze di viveri, forti conflitti sociali, sfocianti spesso i n scontri sanguinosi.
Massimo Galluzzi Nicoletta Busseti, 22 agosto 1921: il primo incidente aereo a Tortona, pp.221 – 229
Attraverso la cronaca riportata dalla stampa locale viene ricostruito l’incidente aero in cui persero la vita due giovani tortonesi.