STARA TEDDE Giorgio, La Pieve di Volpedo e i pittori Manfredino e Franceschino Basilio, XLV/1915, pp. 3-55, 3 c. di tav.
Si illustrano gli affreschi della pieve di Volpedo, quasi sconosciuti, dopo una breve descrizione architettonica della chiesa. Le pitture sono analiticamente descritte e divise in tre gruppi, dei quali il primo datato fine XIV-inizio XV secolo; il secondo gruppo, confrontato con gli affreschi dell’abbazia di Rivalta e una pala d’altare firmata e datata rinvenuta in Gavi, è ascrivibile a Manfredino; il terzo gruppo, omogeneo ad altri affreschi datati e firmati di Rivalta, all’affresco della pieve di Novi e a una tavola nella chiesa della Trinità a Pozzolo Formigaro, è di mano di Franceschino. Mentre quest’ultimo si dimostra il più progredito e affinato nella riproduzione delle figure, anche per i probabili studi milanesi, Manfredino è ancora pienamente inserito nei modelli tradizionali della pittura locale quattrocentesca.
ARZANO Aristide, Dal castello di Tortona, XLV/1915, p. 56.
Sonetto di Arzano tradotto il latino dal sottoprefetto Clodomiro Rosati.
Doni al Museo, XLV/1915, p. 57.
Notizia di alcuni doni.
Statistiche. Anno 1914, XLV/1915, pp. 57-61.
Anagrafe, elettorale, scuole e varie.
Signanda, XLV/1915, pp. 61-63.
Dellepiane G., (necrol.), XLV/1915, p. 64.